Perché empatizziamo con il dolore dei personaggi che vediamo sullo schermo, ci emozioniamo e facciamo il tifo per loro?
Perché è importante vedere il protagonista di una storia soffrire, soffrire ancora, e poi ancora di più, fargli fare un passo in avanti e due indietro ogni volta che deve proseguire nel raggiungimento del suo obiettivo?
Siamo dei sadici o c’è qualche altra ragione?
Se ti piacciono le serie tv, i film, i buoni romanzi, le graphic novel (insomma le storie in generale) forse avrai notato che per riuscire a farti empatizzare con il protagonista, il narratore posiziona all’inizio della storia (e poi dissemina man mano nel corso della trama) degli elementi che, con le giuste dosi, stimolano il tuo interesse instillandoti nella testa delle domande del tipo:
– Riuscirà a salvarsi/uscire da questo problema?
– Come farà a dimostrare di essere innocente?
– Ora che ha scoperto di avere i giorni contati, cosa deciderà di fare della sua vita?
TE LO RICORDI IL PILOTA DI BREAKING BAD?
Un esempio (un po’ inflazionato ma sempre coerente) è l’episodio pilota di Breaking Bad. Nel pilota, il personaggio di Walter White (l’eroe) attraversa una serie di situazioni che contribuiscono a delineare il senso di immenso disagio per la vita che sta vivendo prima della mazzata finale: ha i giorni contati a causa di un cancro ai polmoni.
Se sei curioso/a di conoscere gli elementi che ti hanno letteralmente incollato al divano per 5 stagioni e 62 episodi continua a leggere. Quelli che trovi di seguito sono gli ingredienti che hanno attivato la tua empatia fin dal pilota:
1) Situazione economica precaria… (sfondiamo una porta aperta)
Walter White è un insegnante di chimica sottovalutato e deriso dai suoi stessi alunni, costretto a lavorare anche in un autolavaggio per arrivare a fine mese. La sua difficoltà finanziaria è immediatamente riconoscibile e suscita simpatia.
2) Annuncio della malattia… (chiunque condivide questa paura)
Walter riceve la notizia devastante di avere un cancro ai polmoni. Questa rivelazione aggiunge un elemento di tragico alla sua situazione e suscita compassione.
3) Rifiuto dell’offerta di aiuto finanziario… (orgoglio condivisibile)
Nonostante la sua situazione finanziaria disperata, Walter rifiuta l’offerta di aiuto finanziario dal cognato Hank. La sua dignità e orgoglio possono essere qualità con cui molti spettatori si identificano.
4) Scoperta della gravidanza della moglie… (della serie “non c’è fine al peggio”)
Come se non bastasse, la moglie di Walter, Skyler, annuncia la sua gravidanza, portando una nuova responsabilità finanziaria e mettendo ulteriormente sotto pressione il protagonista. La famiglia è una fonte di preoccupazione aggiuntiva.
5) Incontro con Jesse Pinkman… (a mali estremi, estremi rimedi)
Walter si imbatte in Jesse Pinkman, un ex studente coinvolto nel traffico di droga. L’idea di entrare in questo mondo criminale per garantire il futuro finanziario della sua famiglia è introdotta come un’opzione disperata e difficilmente lo spettatore non empatizza con Walter White quando decide di tentare questa strada per risolvere i suoi problemi.
6) Decisione di produrre metanfetamine… (il fine giustifica i mezzi)
Walter prende la decisione di entrare nel mondo della produzione di metanfetamine con Jesse come socio. Questo è il momento in cui lo spettatore può iniziare a tifare per lui, vista la sua situazione difficile e la volontà di fare qualcosa di estremo per proteggere la sua famiglia. Walter White inizia l’attività per un VALORE UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO: LA FAMIGLIA.
7) Momento di potere… (vai e spacca!)
Quando Walter mostra la sua competenza chimica nel laboratorio di metanfetamine, acquisisce un senso di potere e controllo che può generare empatia da parte dello spettatore, radicato nella sua ricerca di autodeterminazione. Tutti noi vogliamo dimostrare di avere la stoffa per raggiungere gli obiettivi che desideriamo. In questo caso, dopo aver visto Walter deriso dai suoi stessi studenti, è un piacere vedere che riesce a dimostrare di essere un vero professionista nella sua materia.
8) Rifiuto della paura:
Nonostante le minacce e le intimidazioni, Walter si rifiuta di farsi intimorire. Questo atteggiamento di sfida può ispirare empatia da parte dello spettatore che vede il protagonista affrontare coraggiosamente le avversità e lottare con tutte le sue forze per raggiungere il suo obiettivo.
Questi sono solo alcuni degli elementi chiave che contribuiscono a creare un senso di empatia nei confronti di Walter White nel pilota di Breaking Bad. La combinazione di difficoltà personali, decisioni difficili e la lotta per il controllo della propria vita contribuiscono a costruire un personaggio complesso e avvincente che mette in moto una serie di domande drammatiche finalizzate a trasportare emotivamente lo spettatore negli episodi successivi.
Quello di Breaking Bad è solo un esempio ma, se ci fai caso, molte delle serie o dei film ai quali ti sei affezionato/a usano elementi simili.
Ti va di scovare altri esempi come quello che hai letto in questo articolo?
Mi piacerebbe sapere quali sono gli ingredienti in grado di suscitare la tua empatia nei confronti di un personaggio e per questa ragione, se ti va, ti chiedo di condividerli con me scrivendo un commento qui sotto 🙂