Ci sono momenti nella vita in cui pensiamo di non avere più l’età, di aver già scelto ciò che potevamo scegliere e che ormai sia già tutto costruito, come se avessimo seminato nel nostro orticello solo zucchine e ci fossimo resi conto troppo tardi che magari sarebbe stato utile piantare anche qualche pomodoro.
La verità è che non è così e che, più spesso di quanto immaginiamo, il blocco arriva solo ed esclusivamente da noi stessi e dal numero di paraocchi che abbiamo deciso di indossare.
Ogni giorno ci ritroviamo ad essere più preoccupati a moderare il nostro comportamento e le nostre scelte sulla base del giudizio di chi ci sta attorno piuttosto che sull’istinto e su quello che potremmo fare senza la preoccupazione di “oddio, mi stanno tutti a guardare, che diranno di me?”
Ti è mai successo di avere un capo d’abbigliamento che riesci ad indossare solo in ferie? Un paio di scarpe o di occhiali che ti piacciono da morire ma che non indossi nella tua zona per paura di incontrare qualcuno che conosci?
E poi te ne vai in vacanza e lì te ne freghi e finisci per sentirti dieci volte più sicuro di te stesso/a.
Beh… non mentire. Capita a tutti, il punto è che non tutti se ne rendono conto.
Vuoi sapere un segreto?
Di quello che fai o non fai agli altri non gliene frega un granché.
E se gliene frega è perché non hanno niente di meglio da fare e a questo punto non vale nemmeno la pena di preoccuparsi del loro giudizio, non trovi?
Uno dei feedback più belli che abbia sentito recentemente arriva da una delle allieve del corso di Musical. Il suo ringraziamento andava alle insegnanti del laboratorio per avergli trasmesso il concetto del “chi se ne frega di quanti anni hai, balla e lasciati andare!”
Sembra una stupidaggine ma non lo è, anzi, è davvero un insegnamento di vita.
La soluzione è semplice quanto difficile da mettere in pratica: FREGATENE.
Fregatene, balla e lascia che chi ti sta accanto si nutra della libertà che finirai per trasmettergli.
Ti sei mai chiesto perché certe persone risultano così carismatiche? Probabilmente è un mix di fattori diversi ma credo che in larga misura molto dipenda dalla libertà, dall’energia che emanano per la semplice capacità di aprirsi al mondo senza preoccuparsi troppo.
Accetta le critiche ma evita i giudizi inutili. C’è una bella differenza fra “giudicare” e “criticare”. Sentirsi giudicati può portare a dei blocchi importanti, molti degli allievi di Rabbit Hole lo sanno così bene di scegliere un corso di recitazione proprio per riuscire a “lasciarsi andare”.
Scegliere di accettare delle “critiche” costruttive è invece tutt’altro discorso ed è una qualità necessaria per poter crescere in qualsiasi disciplina.
Che ne pensi?