Costo di lancio: 9,90 euro.
Approfitta dell’offerta!
Non aspettare il momento giusto… il tempo non ha pazienza.
Una pagina su Instagram ha attirato la mia attenzione: il profilo si chiama “ZACHPOGROB”. Non so chi sia Zach né cosa faccia nella vita ma una cosa è certa e puoi verificarla quando vuoi.
Il suo profilo è pieno di constatazioni più o meno semplici e dirette ma decisamente vere.
Sono riflessioni in grado di parlare chiaro e forte alla tua anima… se la tua anima sa ascoltare (ovviamente).
Te ne condivido una in particolare:
L’ultimo concetto per me è qualcosa di fondamentale: “Quando scommetti tutto su un sogno, la vita comincia a diventarlo” ed io non posso fare a meno di collegare questa verità con il concetto del tempo e del modo in cui decidiamo di utilizzarlo, giorno dopo giorno.
Man mano che passano gli anni mi rendo conto che il tempo non torna più, quello che stiamo vivendo in questo istante non tornerà più e così le nostre emozioni, i nostri sogni e le scommesse sulle quali decidiamo di investire le nostre energie.
Tutto questo è scontato, risaputo, quasi banale… allora perché molti di noi continuano a sprecare attimi preziosi nell’attesa che arrivi il momento adatto, il giorno giusto per mettere da parte ciò che facciamo senza il minimo interesse e prendere in mano ciò che ci fa davvero battere il cuore?
A volte sembra che la vita che dobbiamo vivere sia un dovere e non un diritto.
Molti di noi sono diventati grandi con l’idea che il lavoro stesso sia un’attività da compiere in attesa di avere il tempo e i soldi per permetterci qualcos’altro, quella cosa che ci interessa davvero. Poi però accade che quel momento arriva e noi non abbiamo la più pallida idea di cosa sia quella cosa che stavamo aspettando di fare. Semplicemente non ci conosciamo abbastanza, non sappiamo cosa ci fa battere il cuore e ci rende vivi.
Allora perché aspettare?
“Non aspettare di trovare il tempo. Metti da parte il tempo per le cose che contano.”
E se ti sembra che sia troppo tardi fermati, siediti in quell’unico posto in cui sai di poter stare bene, e rileggi le parole di questo sconosciuto che ho deciso di condividere con te. Se non conosci l’inglese non preoccuparti, proverò a parafrasarle prendendomi la libertà di arricchirle con qualche considerazione personale.
Ricomincia. Inizi da zero. Inizia dal nulla. Abbandona l’ego e tutto ciò che pensi di sapere di te stesso, della tua vita, e trova uno scopo. Allontanati dalle abitudini per trovare la gioia. Ne vale la pena. Sempre. La maggior parte delle persone non lascerà alle spalle decenni di lavoro per iniziare decenni di gioco. Per iniziare a fare ciò che lo fa stare davvero bene. Fallo. Rischia. Quando si scommette tutto su un sogno, la vita comincia a diventare quel sogno.
Questo non significa per forza che devi fare la valigia e andartene, mollare tutto quello che hai fatto fino a ieri e investire i risparmi di una vita sulla prima idea che ti passa per la testa.
Significa semplicemente che dobbiamo smettere di dare per scontata la vita, le nostre giornate.
Significa che se la mattina non riesci a trovare una ragione per alzarti dal letto devi smettere di pensare che sia giusto così e che i giorni felici arriveranno con la pensione.
Al contrario, vuol dire che è arrivato il momento di fare un dialogo con te stesso e farti una sola domanda: cosa mi fa battere il cuore? Non ieri, non domani, ma oggi.
Le storie sono pericolose
Le storie sono pericolose!
Lo sapevi?
Tutti noi sappiamo quanto siano importanti le storie all’interno della nostra quotidianità ma pochi riescono davvero a percepire quanto siano… pericolose.
In che senso?
In questi giorni ho trovato il TED Talk della scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie e ho pensato di condividerlo con voi per dirottarlo nell’ambito della scrittura e ragionare assieme su quanto sia importante la scelta del punto di vista quando decidiamo di raccontare una storia (qualsiasi tipo di storia).
IL PERICOLO DI ASCOLTARE UNA SOLA STORIA
La scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie sottolinea il pericolo di fare esperienza di un’unica narrazione su una persona, un gruppo di persone o un evento. Per spiegarlo, condivide la sua esperienza di crescita in Nigeria dove, per anni, ha letto solo libri per bambini britannici e americani plasmando così la sua percezione di come dovrebbe essere la letteratura.
Quando invece scoprì i libri africani, capì che anche persone come lei (etnicamente parlando) potevano esistere nella letteratura e avere una voce.
Attraverso questa semplice considerazione, sottolinea quanto i bambini siano impressionabili e quanto le storie possano influenzare la loro percezione del mondo.
Allo stesso modo, in quanto narratori, dovremmo avere costante consapevolezza di quanto le nostre storie e il nostro punto di vista possono influenzare il mondo e la cultura di una società.
L’INFLUENZA DEGLI STEREOTIPI
Quand’era bambina, Chimamanda aveva un domestico, Fide, e ascoltando la storia di Fide dal punto di vista dei suoi genitori è cresciuta con la percezione che la famiglia del domestico non avesse altre caratteristiche se non quella della povertà e della miseria. Quell’unica narrazione le ha impedito di vedere “oltre” e di notare quanto invece quella famiglia fosse “ricca” sotto altri punti di vista.
Per questa ragione è importante conoscere gli stereotipi tipici di certe narrazioni e personaggi, arrivare tanto vicino da sfiorarli… e poi cambiare direzione. Vedere oltre, cambiare punto di vista, trovare la nostra originalità.
“La singola storia crea stereotipi, e il problema degli stereotipi non è il fatto che possano essere falsi, ma che siano incompleti”.
IL POTERE DELLA NARRAZIONE
Le storie sono influenzate dal potere, compreso chi le racconta, come vengono raccontate e quante storie vengono raccontate. Chimamanda sottolinea che chi detiene il potere ha la capacità di plasmare la narrazione e renderla la storia definitiva di una persona o di un gruppo di persone.
Una bella responsabilità, non trovi?
Quante storie abbiamo ascoltato senza pensare che, in realtà, esiste sempre più di un punto di vista. Le nostre vite, le nostre culture, sono composte da molte storie sovrapposte e così anche la trama del mondo immaginario che scegliamo di raccontare. Per questo sono importanti i personaggi secondari e il loro personale punto di vista sul tema che stiamo affrontando in quanto narratori.
Ecco che oltre a dover scegliere quale storia sia giusto raccontare, dovremmo anche interrogarci sul da che parte cominciare e a chi farla raccontare perché ora sappiamo che iniziare una storia da un punto diverso può cambiarne completamente il significato. Il significato della narrazione, del messaggio che vorremmo trasmettere e della riflessione che, volente o nolente, susciteremo in chi ci farà l’onore di ascoltarla.
Tu che ne pensi?
Fammelo sapere e continua a seguire Rabbit Hole!
Novembre con Rabbit. Gli eventi del mese.
Prima di tutto, lasciami condividere con te il successo del nostro Primo Open Mic di quest’anno: il primo di 4 appuntamenti che vi faranno compagnia fino alla prossima primavera.
L’Open Mic è una serata in cui diamo spazio sul palco a chiunque voglia mettersi alla prova con un pubblico: canzoni, stand up comedy, monologhi, dialoghi, piccoli gruppi, letture, tutto quello che tieni nel cassetto e vuoi mostrare al mondo!
Per ogni serata di Open Mic ci sarà un vincitore decretato dal pubblico che gareggerà nell’Open Mic finale della stagione, dove i finalisti si sfideranno per provare a vincere il premio di 150€ in corsi Rabbit Hole!
Nel primo Open Mic, il pubblico ha votato prima i 3 favoriti e poi il vincitore della serata:
– Marco Bastianetto con il suo “Tintoretto”
– Alberto Borriero e Alessandra Cassano con “Pari e Patta”
– Filippo Brigo con il suo “Invettiva contro il Divano”
Vincitore della serata: Filippo Brigo con il suo fantastico pezzo di Stand Up.

Non perderti l’occasione di partecipare al prossimo Open Mic e ottenere il prossimo titolo di vincitore della serata! Quando?
Il 12 DICEMBRE sempre in Villa Angaran a Bassano del Grappa!
–> ISCRIVITI COME PERFORMER!
18.11.23 andrà in scena “Wild”
Uno degli spettacoli prodotti durante il laboratorio di The Play con la regia di Diego de Francesco e gli interpreti: Buscemi Damiano, Cantabella Elena, Ferracin Daniele, Ferracin Fabrizio, Orso Anita, Rigobello Filippo, Serraglio Gabriele, Tessarolo Cristina.
Lo spettacolo andrà in scena il 18 Novembre 2023 alle ore 20:45 al Teatro Gnoato di Sacro Cuore, Romano d’Ezzelino.

Monologhi e dialoghi italiani. Ho 4 risorse per te!
Ciao a tutti!
Sono tornata con una nuova serie di risorse che spero possano aiutarti (anche questa volta).
Ma facciamo un passo indietro: se è vero che la recitazione in inglese è diventata un’abilità sempre più preziosa nell’industria cinematografica internazionale (per trovare risorse utili vai all’articolo 4 siti dove trovare monologhi e dialoghi in lingua inglese), ricorda che non c’è bisogno di essere madrelingua inglese per iniziare a proporsi nel mondo dello spettacolo. In ogni carriera c’è sempre un punto di partenza, e imparare ad interpretare un magnifico monologo in italiano è senz’altro un ottimo inizio.
Molti aspiranti attori si trovano alla ricerca di monologhi e dialoghi in italiano per allenarsi, creare il proprio showreel e partecipare ai vari casting. Se anche te sei uno spietati cacciatore di materiale… benvenuto/a!
Ecco 4 RISORSE che potrebbero fare al caso tuo!
ARMANDO DI LILLO
Nel database di Armando di Lillo troverai una vasta collezione di monologhi gratuiti, suddivisi per genere e stile, dai più comici ai più drammatici.
“PROTAGONISTE” di Miranda Pisione
Se siete alla ricerca di monologhi provenienti dalle SERIE TV, “Protagoniste” è una risorsa imperdibile. Questo libro offre 55 monologhi al femminile, selezionati per esprimere diverse dimensioni emotive. Da Meredith Grey e Cristina Yang (Grey’s Anatomy) a Madeline Mackenzie e Bonni Carlson (Big Little Lies), da Raquel Murillo (La casa di carta) a Belinda Friers (Fleabag) e Miriam Maisel (La fantastica signora Maisel) ecc…
Insomma, un’ottima scelta per chi vuole esplorare una vasta gamma di monologhi più o meno attuali.
ATTORE DINAMICO
Attore Dinamico è un sito web che offre monologhi in italiano e una buona risorsa per scovare qualche consiglio utile per imparare a “sguazzare” in questo magico mondo.
ATEATRO.INFO
Ateatro.info è un sito che offre una vasta gamma di risorse per attori, tra cui monologhi, suggerimenti e aggiornamenti sul mondo dello spettacolo.
Ricordate che questi siti sono solo il punto di partenza. Per avere successo nella recitazione, è fondamentale l’esercizio costante, la dedizione e, naturalmente, una buona dose di C.
Ah dimenticavo… in Rabbit Hole abbiamo un corso creato appositamente per preparare e registrare monologhi e dialoghi tratti da cinema e serie tv. Si chiama Action Rabbit e se sei curioso/a di dare uno sguardo ai lavori dei nostri studenti ti consiglio di volare direttamente al canale YouTube di Rabbit Hole!
E ora tocca a te!
Conosci altre risorse interessanti per la ricerca di monologhi e dialoghi in italiano? Fatecelo sapere!
4 siti dove trovare monologhi e dialoghi in lingua inglese.
Cari attori in erba e aspiranti professionisti,
Eccomi tornata con qualche strumento che penso (spero) possa essere utile alle vostre ricerche.
Come ben sappiamo, il mondo della recitazione è in costante evoluzione, e con la crescente domanda di attori per produzioni internazionali, la capacità di recitare in inglese è diventata un’abilità sempre più preziosa. Potrebbe essere la carta vincente per farsi assegnare qualche ruolo interessante o per candidarsi a corsi di alta formazione all’estero.
So per certo che molti aspiranti attori si trovano alla ricerca di monologhi e dialoghi in lingua inglese per allenarsi e/o per creare video da presentare alle agenzie e ai casting dunque, se siete fra questi, ecco 4 SITI che potrebbero fare al caso vostro!
BACKSTAGE
Backstage è una risorsa preziosa per attori in cerca di opportunità di lavoro e materiale per le audizioni. Oltre alle offerte di lavoro, il sito offre anche una vasta selezione di monologhi e scene teatrali in lingua inglese. Potete filtrare le opzioni in base al genere, all’età del personaggio e al tipo di produzione. Oltre a questo, Backstage offre una serie di risorse sempre utili per gli attori.
ACE YOUR AUDITION
Ace Your Audition è un’altro sito web che offre una vasta collezione di monologhi e risorse per gli attori in cerca di materiale per audizioni e allenamento. Potete trovare monologhi divisi per genere, età e tipo di produzione (teatro, cinema, televisione). Il sito offre anche consigli su come prepararsi per le audizioni nel miglior modo possibile.
MONOLOGUE BLOGGER
Monologue Blogger è un sito che mette a disposizione una vasta gamma di monologhi gratuiti, drammatici e comici. È possibile trovare monologhi adatti a diverse età e livelli di esperienza. Anche in questo caso, fornisce risorse per aiutare gli attori a esercitarsi e prepararsi alle audizioni.
STAGE MILK
Stage Milk è una risorsa eccezionale per attori e insegnanti di recitazione. Il sito offre una vasta gamma di monologhi e scene teatrali in lingua inglese, insieme a guide dettagliate su come interpretarli al meglio. Anche in questo caso è possibile cercare monologhi per genere, età del personaggio e tono emotivo.
Questi siti sono solo il punto di partenza per aumentare le tue possibilità di vittoria ma non dimenticare che ci sono altri fattori da aggiungere all’equazione: esercizio costante, dedizione e soprattutto… un bel po’ di C.
E tu conosci altre piattaforme interessanti?
Faccelo sapere!
Monologhi cercasi disperatamente
Stai cercando il prossimo monologo da interpretare?
So bene quanto possa essere stimolante, ma al tempo stesso impegnativo e stressante il processo di formazione e crescita come attore/attrice.
Tra le sfide più comuni che hai già incontrato (se sei qui) e che incontrerai più volte nel corso della tua carriera c’è anche questa: la ricerca di monologhi di qualità sui quali esercitarti, preparare video da allegare al tuo showreel personale e/o l’audizione di ruoli specifici.
Ma non preoccuparti!
Rabbit è qui per darti una mano.
In questo articolo, condividerò con te 2 monologhi utili allo scopo. Sono pezzi tra il comico e il cinico che caratterizza da sempre la scrittura di Woody Allen.
Sono tratti da due dei suoi film più famosi: “Io e Annie” e “Basta che funzioni.”
Online puoi trovare diverse interpretazioni degli stessi monologhi interpretati sia al maschile che al femminile, il che ti darà l’opportunità di vedere come altri attori hanno affrontato gli stessi testi con interpretazioni differenti.
Per comodità di seguito ti lascio i link agli spezzoni originali e la trascrizione testuale.
WOODY ALLEN – “IO E ANNIE”
Vecchia storiella. Due vecchiette sono ricoverate nel solito pensionato per anziani e una di loro dice: “Ragazza mia, il mangiare qua dentro fa veramente pena”, e l’altra: “Sì, è uno schifo, ma poi che porzioni piccole!”. Be’, essenzialmente è così che io guardo alla vita: piena di solitudine, di miseria, di sofferenza, di infelicità e disgraziatamente dura troppo poco. E c’è un’altra battuta che è importante per me; è quella che di solito viene attribuita a Groucho Marx, ma credo dovuta in origine al genio di Freud, e che è in relazione con l’inconscio; ecco, dice così – parafrasandola – ehm… «Io non vorrei mai appartenere a nessun club che contasse tra i suoi membri uno come me». È la battuta chiave della mia vita di adulto in relazione alle mie relazioni con le donne.
Sapete, ultimamente i pensieri più strani attraversano la mia mente perché sono sui quaranta e penso di attraversare una crisi o che so, chi lo sa… Io, io… Non mi preoccupa invecchiare, non sono di quei tipi… Lo so, quassù mi si apre una piazzetta, ma peggio di questo per ora non mi è successo, anzi credo che migliorerò invecchiando. Ecco, sapete, credo che sarò il… il tipo virilmente calvo, sapete, come dire, l’esatto contrario dell’argentato distinto, per esempio, ecco. E se no nessuno dei due. Divento uno di quelli che si perdono i filini di bava dalla bocca, vagano per i mercatini con la borsa della spesa sbraitando contro il socialismo. Annie e io abbiamo rotto e io ancora non riesco a farmene una ragione. Io… io continuo a studiare i cocci del nostro rapporto nella mia mente e a esaminare la mia vita cercando di capire da dove è partita la crepa, ecco… Un anno fa eravamo innamorati, sapete. È strano, non sono il tipo tetro, non sono il tipo deprimente. Io, io, io… io sono stato un bimbo ragionevolmente felice, credo. Sono cresciuto a Brooklyn durante la seconda guerra mondiale.
WOODY ALLEN – “BASTA CHE FUNZIONI”
Perché volete ascoltare la mia storia?
Ci siamo già incontrati?
Ci siamo simpatici?
Sentite ve lo dico subito, ok, io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me, e per essere chiari, questo non è un film per oh quanto mi sento bene. Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, fatevi fare un massaggio ai piedi.
…
Ma qual’è il significato di tutto? Niente. Zero. Nulla. Tutto finisce in niente. Anche se non mancano gli idioti farfuglianti. Non parlo di me. Io una visione ce l’ho. Sto parlando di voi. Dei vostri amici. Dei vostri colleghi. Dei vostri giornali. Della TV. Tutti molto felici di fare chiacchiere. Completamente disinformati. Morale. Scienza. Religione. Politica. Sport. Amore. I vostri investimenti. I vostri figli. La salute. Cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta al giorno per vivere, non voglio vivere. Io detesto la frutta e la verdura. E i vostri omega 3. E i tapis roulant. E l’elettrocardiogramma. E la mammografia. E la risonanza pelvica. E, oh mio dio, la colonscopia. E con tutto ciò, arriva sempre il giorno in cui vi ficcano in una scatola. E avanti con un’altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita, e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre di è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano. E lo potete biasimare? Con l’orrore, la corruzione, l’ignoranza, e la povertà, i genocidi, e l’AIDS, e il riscaldamento globale, e il terrorismo, e quegli idioti dei valori della famiglia, e quei maniaci delle armi. L’orrore di Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, l’orrore. E beato lui non distribuivano il Times nella giungla, se no l’avrebbe visto l’orrore. Che si può fare? Leggetevi qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere, e attaccate oh mio dio l’orrore. Poi girate pagina e finite le vostre uova di galline ruspanti. Perché tanto che si può fare? Si è sopraffatti. Anch’io ho tentato di suicidarmi. Ovviamente non ha funzionato. Perché mai volete sentire queste cose. Voi avete già i vostri di problemi. Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari, ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo c’avessi provato con quella donna, se questo, se quello, sapete una cosa, risparmiatemi i vostri avrei potuto avrei dovuto. Come mia madre diceva sempre se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza. Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose. Eppure, la signora ha partorito una mente brillante, mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica. Non l’ho ottenuto, però si sa, è tutta politica, come ogni altra finta onorificenza. Detto tra noi? Non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di una insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato. Ho sposato una bella donna che era ricca di famiglia. Per anni abbiamo vissuto a Big Man place. Insegnavo alla Columbia, teoria delle stringhe.
Spero che questi due monologhi possano esserti utili e fammi sapere nei commenti quali altre sfide sono in agguato nella tua carriera di attore/attrice.
Rabbit Hole è qui per darti una mano!
Sapevi di essere un eroe?
Lo so, il ritorno all’autunno è traumatico per tutti (per me di sicuro) e malgrado l’estate non sembri volersene andare dobbiamo farcene una ragione, rimboccarci le maniche e ricominciare la ciclicità di una nuova stagione.
Rabbit Hole e i suoi corsi, la scuola, il lavoro… tutto sta ricominciando e in virtù di questa nuova rinascita lasciami condividere con te una piccola riflessione dedicata a tutti coloro che hanno deciso di uscire dalla loro zona di comfort ed iniziare un nuovo percorso in Rabbit… o una nuova sfida personale in altri ambiti.
Questo piccolo atto di coraggio ti rende a tutti gli effetti un eroe/eroina… lo sapevi?
Non sto esagerando!
Lascia che ti spieghi di cosa sto parlando.
Per farlo userò IL VIAGGIO DELL’EROE.
Sai di cosa si tratta?
In due parole, si tratta di un modo molto sintetico per schematizzare la struttura di una qualsiasi storia e fare in modo che funzioni.
Di solito comincia con una chiamata: all’eroe (il protagonista) arriva una chiamata all’avventura che lo mette di fronte ad una scelta: rifiutare la chiamata restando nel MONDO ORDINARIO (nella sua zona di comfort), oppure fare un salto, assumersi un rischio e decidere di entrare nel MONDO STRAORDINARIO.
Il mondo straordinario è una zona in cui l’eroe metterà in gioco se stesso, le sue conoscenze e le sue capacità per produrre un cambiamento in grado di modificare per sempre lui, la sua vita e il mondo che lo circonda.
È un cambiamento fatto di ostacoli (diversi ostacoli) di vittorie e sconfitte. Ci sarà un momento in cui l’eroe dovrà affrontare la sua paura più grande e un momento in cui starà quasi per morire prima di raggiungere il cambiamento finale e rinascere.
Perchè ti dico tutto questo?
Per renderti cosciente del fatto che entrare in Rabbit e decidere di mettersi in gioco è di per se un’azione eroica.
Mettendoti alla prova hai scelto di accettare una chiamata all’avventura con tutto ciò che questa chiamata comporta, ma anche di credere in te stesso fino in fondo, nelle tue capacità e nel tuo obiettivo finale: crescita e cambiamento.
Vivere è solo questo in fondo: affrontare ogni giorno ciò che ci spaventa e metterci in gioco senza paura di sbagliare… o meglio… affrontando la paura di sbagliare.
Esiste un solo modo per non sbagliare.
Sai qual è? Restare immobile.
Non fare nulla che possa metterci nella situazione di fallire. Certo è possibile farlo ma a cosa stai rinunciando?
Nel migliore dei casi ad una sconfitta ma nel peggiore dei casi… stai rinunciando a vivere.
Ottobre con Rabbit. Gli eventi del mese.
Che bello è arrivato Ottobre!
La sera rinfresca, si tirano fuori le copertine pesanti, si beve la tisanina davanti ai film di Halloween e…
ANDRANNO IN SCENA LE NOSTRE ULTIME PRODUZIONI!
“La Nona”
Andrà in scena il 7.10.23
Uno degli spettacoli prodotti durante il laboratorio di The Play con la regia di Diego de Francesco e gli interpreti: Alessandra Cassano, Mirko Lessio e Alberto Borriero.
Trama spettacolo: La “Nona” liberamente tratto da: “Non era la quinta era la nona” è una commedia dal meccanismo teatrale perfetto, quasi una spy story che ci farà riflettere sui rapporti a volte perversi che si instaurano fra le persone.
Il perno della commedia è Eva (forse il nome non è casuale), intrigante figura femminile, autentica forza della natura che passa dallo sbandamento del non saper che fare all’eccesso di saperlo, anche troppo. Ecco allora le incomprensioni o l’egoismo piccolo borghese, un tocco di umanità, o d’infantile crudeltà, animare a turno Eva, Bruno e Mario, personaggi amabili e mai volgari, carnefici e vittime che ci fanno ridere e riflettere insieme.
Lo spettacolo andrà in scena Sabato 7 ottobre 2023 alle 21.00 al Teatro Excelsior Mortise di Padova.
In arrivo il primo Open Mic della stagione!
Il 17.10.23
Un evento unico e coinvolgente che offre un palcoscenico a chiunque abbia il coraggio di mettersi alla prova. Attraverso una selezione casuale, i partecipanti avranno l’opportunità di condividere le loro performance, che spaziano dalla recitazione al canto, dallo stand-up alle esibizioni musicali.
Le porte dell’opportunità non si chiudono qui: oltre agli allievi della scuola, il nostro Open Mic accoglie calorosamente sia i membri del pubblico desiderosi di improvvisare, che talenti esterni in cerca di una piattaforma per esibirsi.
Vuoi esibirti? Iscriviti compilando questo modulo
Oppure vieni a fare il tifo! Ti aspettiamo fra il nostro pubblico!
“Mistero”
Andrà in scena il 28.10.23
Uno degli spettacoli prodotti durante il laboratorio di The Play con la regia di Diego de Francesco e gli interpreti: Artuso Maria, Borriero Alberto, Bortignon Anna Maria, Cassano Alessandra, Ferraro Pamela, Ferraro Sofia, Gregorio Sara, Schiesaro Susi.
Trama spettacolo: Nella magica cornice di una sontuosa villa, sotto una fitta nevicata che li imprigiona, otto donne si trovano al centro di una straordinaria commedia teatrale dai contorni misteriosi. Guidate da una padrona di casa enigmatica, si dipanano incomprensioni, segreti e sospetti, creando un’atmosfera avvolgente e carica di suspense. Il colpo di scena del delitto del padrone di casa le costringe a un’indagine senza via d’uscita, coinvolgendo il pubblico in un avvincente gioco di deduzioni. Con un perfetto equilibrio tra umorismo e riflessione, lo spettacolo trascina gli spettatori in un’avventura teatrale indimenticabile, rivelando i lati più oscuri e divertenti delle relazioni umane.
Lo spettacolo andrà in scena il 28 ottobre 2023 alle 20.45 al Teatro Gnoato a Sacro Cuore, Romano d’Ezzelino.
Caratterizzare un personaggio. 3 esercizi per attori e scrittori.
Esistono degli esercizi specifici per caratterizzare al meglio un personaggio?
Questa è una domanda che mi è stata posta recentemente in un paio di occasioni: da un amico che sta lavorando alla caratterizzazione di un personaggio sulla scena la prima, e da un’allieva di Rabbit Hole in fase di ideazione e scrittura di un cortometraggio la seconda.
La risposta che ho dato ad entrambi è più o meno la stessa e ho pensato di condividerla anche con te, fornendoti 3 semplici esercizi che potrebbero risultare piuttosto utili in fase di prova o scrittura.
Provali e fammi sapere se hanno funzionato!
ESERCIZIO N. 1
BIOGRAFIA DEL PERSONAGGIO
Inizia scrivendo una biografia completa del tuo personaggio principale, dalla nascita alla situazione attuale nel contesto del tuo romanzo, della tua sceneggiatura o all’interno dell’opera teatrale che stai studiando. Se è un personaggio realmente esistito fai una ricerca riguardante la sua vita e segnati i passaggi più importanti mentre, se è un personaggio di finzione, inventa da zero. Lascia spazio all’immaginazione e crea il suo passato. Includi dettagli come nome completo, data di nascita, luogo di nascita, educazione, esperienze di vita significative, relazioni familiari, e altro ancora. Questo ti aiuterà a comprendere meglio la storia del personaggio e come è diventato la persona che è nel presente della tua storia o dell’opera teatrale.
ESERCIZIO N. 2
RELAZIONI PERSONALI
Crea un diagramma delle relazioni: disegna un diagramma che mostri le relazioni chiave del tuo personaggio principale con gli altri personaggi. Questo può aiutarti a visualizzare le dinamiche interpersonali e a capire come il tuo personaggio si relaziona con gli altri. Chiediti come questi rapporti influenzano lo influenzano e come lui/lei influenza gli altri.
ESERCIZIO N. 3
INTERVISTA IL PERSONAGGIO
Questo è un esercizio che ho svolto nel corso della mia formazione teatrale ma che si adatta molto bene anche ad un percorso di scrittura. Può essere svolto a coppie ma in un lavoro di gruppo diventa ancora più efficace.
Immagina di essere la persona che desidera approfondire il proprio eroe, l’antagonista o qualsiasi altro personaggio secondario, quindi prendi una sedia e siediti di fronte al resto del gruppo. Bene, ora non sei più “te” ma il personaggio che hai scelto. Non abbandonare mai questa consapevolezza e prova a prendere questo esercizio il più seriamente possibile.
Ora il gruppo comincerà a farti delle domande per conoscerti meglio:
- Come ti chiami?
- Da dove vieni?
- Chi sono i tuoi genitori?
- Che rapporto avevi con loro?
- Quali sono i tuoi sogni..
Insomma, qualsiasi cosa. È un esercizio d’improvvisazione quindi lasciati andare, non meditare troppo sulle risposte e se compare qualche contraddizione tanto meglio, la contraddizione è parte integrante dell’essere umano e servirà a rendere il tuo personaggio ancor più vero e autentico.
Ricorda che mentre lavori su questi esercizi, è importante essere flessibili e aperti a modificare o adattare il tuo personaggio se nuove idee emergono durante il processo di scrittura. Un personaggio ben sviluppato è dinamico e può evolversi nel corso della storia.
Conosci altri esercizi utili ad approfondire la caratterizzazione di un personaggio?
Fammelo sapere e buon lavoro!